07/10/2019

La "Sicurezza aumentata" nella smart city

La definizione di “Smart City” è incredibilmente ampia, arrivando ad includere qualsiasi sistema tecnologico che abbia lo scopo di migliorare la qualità  di vita di chi la abita. 

Il rapporto tra questo nuovo modo d’intendere la realtà urbana e i suoi abitanti è ancora limitato alla fruizione di informazioni.

I  sistemi delle città più avanzate potrebbero offrire più benefici; basti pensare a molte delle maggiori municipalità d’Europa che investono nella concessione di spazi pubblicitari, visualizzando gli Advertising su un network di display installati in tutta la città.

Grazie a questa strategia le municipalità hanno potuto mettere a bilancio utili da reinvestire nel flusso di servizi dedicati al cittadino. 

Scegliere il modello della “città intelligente” significa quindi investire per migliorare il benessere delle persone sotto diversi punti di vista; uno degli indicatori chiave per misurarlo è la sicurezza del cittadino.

Tra le prime preoccupazioni di un sistema Smart dovrebbe trovare  ampio spazio un progetto capace di ridurre tutti i possibili rischi connessi ai pericoli delle metropoli: monitoraggio delle folle, analisi delle video-registrazioni, sensori di geolocalizzazione  diventano, in questa prospettiva, risorse fondamentali per spostare il concetto di Smart City verso quello di Smart Safe City.

Troppo spesso si pensa alla sicurezza solo dopo eventi catastrofici. 

Velocizzare i trasporti riducendo il pericolo di incidenti, sistemi per segnalare o gestire un’emergenza, ridurre il tasso di criminalità con  sistemi di videosorveglianza e illuminazione intelligente sarebbero solo le applicazioni più semplici nella digitalizzazione della sicurezza.

Questa idea è confermata anche secondo il Report “Digital Solutions for a more livable future“ (“Soluzioni Digitali per un futuro più vivibile“) dello Studio Mckinsey, che ha analizzato l’utilizzo della tecnologia di 50 metropoli nel mondo.

Prendiamo per esempio le funzioni di gestione delle emergenze; il cittadino può utilizzare un dispositivo dotato di  richiesta S.O.S. che lo connette in videochiamata  con la centrale operativa più vicina, segnalando la natura dell’emergenza e fornendo la geolocalizzazione alle forze dell’ordine o ai servizi di primo soccorso. 

Queste tecnologie e sistemi di sicurezza interconnessi sono in grado di semplificare la gestione dei dati e lo scambio delle informazioni, oltre che consentire un controllo capillare ed efficace delle aree e delle attività a rischio.

Più ci avviniamo al concetto di smart city, più diventa possibile estendere e diversificare servizi di sicurezza per le persone, anche nelle zone periferiche, in situazioni di pericolo e di emergenza, ottimizzando notevolmente i tempi di risposta delle autorità competenti e offrendo assistenza immediata a chi ha bisogno d’aiuto.

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